IL FENOMENO DEI BAMBINI INDACO
I nostri fratellini più piccoli stanno sconvolgendo il mondo con le loro domande e le loro risposte: Sono davvero in contatto con gli esseri delle stelle?
Che è mai la miseria della vita terrena
se i mondi lontani
sono per noi una realtà!
Affrettatevi a scoprire
la via che vi conduce.
Agni Yoga
INTUIZIONI
Una quindicina di anni or sono parlavo con un amico, l’argomento era centrato sui bambini quando ad un tratto gli dissi: “ Se si continua di questo passo arriverà il giorno in cui i bambini nasceranno già belli svegli e pronti” mi riferivo al risultato delle mie osservazioni che vedeva appunto i bambini molto diversi da quelli relativi al periodo della mia infanzia e della mia adolescenza. “Macché” rispose l’amico, “i bambini sono bambini e rimangono sempre tali e quali”. Bah, dissi fra me e me, può darsi, ma quel che vedo non sembra proprio avere corrispondenza con questa affermazione.
E avevo ragione! Non ho più toccato l’argomento con questo amico, lui è uno di quelli a cui è difficile “imporre” qualcosa, tuttavia essendomi appassionato al fenomeno ho continuato ad osservarlo fino a quando un bel giorno dal mondo dell’ufologia, dalle pagine del Notiziario Ufo nazionale non è apparso un articolo che riferiva di una generazione nuova di bambini il cui colore dell’aura risultava essere “sintonizzata” su un blù molto particolare. Da allora tutto questo non è più un mistero e il fenomeno oggi viene studiato con sempre più rispetto: è il cosiddetto “Fenomeno dei Bambini Indaco”. Paola Giovetti, famosa giornalista, scrittrice specializzata nel campo del paranormale, dell’esoterismo, della mistica e della spiritualità a proposito di tale fenomeno così si esprime:
- “Rispetto alla generazione precedente, i bambini di oggi sembrano aver fatto un salto evolutivo: precoci, intuitivi, consapevoli, sensibili e non di rado sensitivi, essi possiedono un’energia interiore subito percepibile, non si adeguano agli abituali modelli di comportamento, agiscono in base a leggi proprie, non fanno niente sotto costrizione, non si accontentano di risposte facili, e sono, di conseguenza, difficili da guidare, come ben sanno genitori ed educatori.
Questi bambini, che in base alla descrizione della personalità attraverso i colori vengono chiamati ‘ bambini indaco ’, hanno un grande compito: riportare pace e armonia in un mondo di crisi che sembra averne smarrito la nozione. Essi nascono su questo pianeta per essere messaggeri e creatori di una nuova era. Potranno farlo però, soltanto se non tarperemo loro le ali e sapremo farli crescere ed evolvere nel modo giusto.”
Il mondo dell’ufologia invece si interessò del fenomeno dei bambini indaco a partire dal famosissimo film sulle “abductions” intitolato “Intruders”, una storia che ricalcava in maniera verosimile le esperienze di rapimento per opera degli alieni vissute da alcune donne e raccolte dallo specialista in materia Budd Hopkins.
Secondo lo specialista, autore tra l’altro di diversi libri sull’argomento, le donne prese in esame e quindi sottoposte ad ipnosi regressiva, raccontavano di essere rimaste incinta per opera di una certa tipologia di alieni e di assistere imperterrite, intorno al terzo mese di gravidanza, alla rimozione del proprio feto sempre ad opera di questi extraterrestri. Successivamente, tramite un ennesimo “contatto” con “il dottore”, un alieno di maggiore statura considerato un capo, si presentava per la mamma l’occasione di conoscere il bimbo tenuto in braccio dallo stesso o da qualcun altro, al fine di consolarla. In queste circostanze alcune di queste madri testimoni avrebbe rivelato che a detta degli alieni stessi i bambini di tale fattura avrebbero costituito il “mondo di mezzo” ossia il tramite tra loro, gli alieni e il genere umano.
I bambini indaco a volte chiamati anche “Star Children”, i bambini delle stelle, a detta di alcuni studiosi, si distinguono dagli altri perché sono coscienti fin dalla più tenera età “e un bambino cosciente” sostiene Georg Kuelhenwind,, professore di fisica all’università di Budapest, “non può essere trattato da bambino”.
Fin qui solo alcune considerazioni autorevoli sull’argomento. Adesso vorrei centrare il discorso su quelle che sono le mie considerazioni, frutto delle mie continue osservazioni già da quando, intorno agli anni ’70, intuì questo processo evolutivo.
Uno degli aspetti che mi colpì maggiormente a partire da quegli anni fu la sete di competizione che attanaglia gli esseri umani; così ad un tratto, mentre seguivo le gare di nuoto in televisione, cominciai a riflettere commentando: “ I record diventano sempre inferiori, questi atleti sempre più allenati, fisicamente più predisposti e veloci. Non è che un giorno nel contempo che il direttore di gara spara il colpo di partenza questi atleti sono già andati e tornati?” Una battuta spiritosa, certamente, ma che esprimeva la sempre continua ricerca di un risultato migliore.
Da quel giorno non feci altro che osservare quei fenomeni che si prestavano ad un tipo di evoluzione che potremo definire direttamente proporzionale al tempo.
Così dal momento che per motivi legati al mio “percorso” mi trovavo spesso in compagnia di amici con figli, mi resi conto di avere una certa predisposizione a interagire con i piccolini e che questi condividessero ciò. Un giorno per esempio, in periodo di vacanze al mare, d’accordo con i genitori, decisi di portare una decina di bambini d’età compresa tra i cinque e gli undici anni a visitare i resti di un nuraghe su di una collina prospiciente la spiaggia. Nonostante i genitori mi avessero avvertito che avrei potuto soccombere, data l’estrema vivacità di questi, al contrario si mostrarono calmi e seriamente curiosi e interessati a quanto raccontavo loro.
C’è una natura speciale nei bambini e non sono pochi quelli che l’hanno sperimentato o che hanno deciso di lavorare nel sociale per dedicarsi a loro. E’ risaputo fin dai tempi più antichi: i bambini sono esseri splendidi. Una frase tipica del Maestro di Galilea recita infatti: “Lasciate che i bambini vengano a me” oppure “Se non diventate come loro non potrete entrare nel Regno dei Cieli”.
I bambini vengono, o meglio venivano, sottoposti- oggi è pressoché impossibile- ad una serie di etichette educative che lasciano veramente il tempo che trovano: “Saluta, dai un bacino alla pupa, fai ciao ciao, dì grazie alla signora, cosa si dice? non fare così, metti bene i piedi, non toccarti il naso, non grattarti la testa, insomma a seconda del genitore si poteva assistere ad un assillo continuo bello e buono. Risultato? Il bambino ammutoliva, abbassava la testa e praticamente cadeva in depressione.
Per andare avanti nel discorso occorre ora fare una precisazione: immaginate che il bambino, in generale, sia l’esponente della categoria dei bambini e che nel tempo sia sempre lo stesso quindi eterno. Ne consegue, viste le esperienze vissute che questo evolva in continuazione trasmettendo a tutti gli altri bambini dei messaggi subliminali tali da far si che questi siano sempre in sintonia con lui.
I bambini di oggi infatti si rifiutano di fare ciao, di dare il bacio alla pupa, di dire grazie alla signora etc. perché nel loro inconscio collettivo si è detto Basta! Notatelo, nessuno di loro si piega minimamente a tutte queste etichette nemmeno i figli di quei padri integralisti, duri, con un polso di ferro. E’ finita!!!
Quello che emerge a partire almeno dal 1977, quando potei verificarlo, è che i bambini hanno una coscienza cosmica sviluppata e sono in grado di trasmettere istruzioni costruttive ai loro “superiori”.
In quegli anni zelanti della gioventù, mi capitò, una sera, di trovarmi a casa di uno zio che aveva una bambina simpaticissima. Ad un tratto tra le risate e gli interrogativi di questa mia nipotina di tre anni gli chiesi a bruciapelo dove si trovasse prima di arrivare nella pancia della mamma. Senza riflettere un solo secondo rispose: “Ti piacerebbe saperlo, ma non sono cose che si possono raccontare...eeeh.” Rimasi stupito da quella risposta e da allora so che i bambini, liberi di tutta quella spazzatura intrusiva, hanno una predisposizione ad entrare nella coscienza cosmica che gli adulti si sognano e che, per quanti esercizi di yoga abbiano anche potuto fare e facciano, per quanti maestri abbiano potuto incontrare, tardano a realizzare.
Nella precisazione di cui sopra, quando semplificando faccio riferimento ad un modello di “bambino eterno” capace di trasmettere informazioni attuali ai bambini d’oggi, non vado molto lontano da quella che è la realtà effettiva del fenomeno.
Qualsiasi maestro, sia esso indiano o sudamericano, custodisca una saggezza antica e tramite i suoi insegnamenti tenti di portarvi laddove sorga e fiorisca la vita, lo farà sempre indicandovi come pegno da pagare la liberazione di tutto ciò possa ostacolare tale realizzazione. Vi dirà che siete:- saturi di inutilità e che queste sono da cancellare, saturi di modelli dell’io che non sono la vera realtà d’essere, colmi di pensieri impuri, che avete una forma mentis che porta al ragionamento e che per questo non c’è spazio per la vera intuizione. Vi dirà poi che siete carichi di dubbi, di ansie e di paure. Se poi è un bravo maestro passerà all’azione facendovi capire in tutti i modi che lui non è disponibile ad aiutarvi, che non ha tempo da perdere stimolando così la vostra curiosità e la vostra volontà creativa.
Sarà durissima! Quando lo pregherete di aiutarvi sappiate che il vostro lavoro insieme a lui potrà durare un tempo diverso da quello che avevate auspicato, che quando avrete finito, quando vi avrà aiutato a liberarvi e ad accedere alla “fonte della giovinezza” saprete, e solo allora, che questa dimensione esiste, che è sempre disponibile per chiunque e cosa più importante che l’abbiamo dimenticata a favore di tutto quello che ci stava facendo ammalare.
Bene! I bambini del “2000” pare nascano già in questa dimensione.
Non è questo un concetto così irraggiungibile se si pensa che i bambini siano il frutto dell’evoluzione della nostra specie; e così, come per opera di un tramite - come può essere un maestro – accediamo ad una dimensione evoluta - il bambino frutto del tempo che scorre e quindi evolve, nasce già in quella dimensione esistente di per se. Tutto esiste di per se come frequenze alle quali ci si può sintonizzare.
Ma cosa c’è di nuovo in questa altra frequenza? Cosa succede in realtà?
- Intanto ci sono meno condizionamenti e quindi più libertà. Le risposte alle domande non tengono conto di modelli da osservare e così sono dirette, mirate. Nei tempi antichi i più giovani dovevano avere sempre una forma di rispetto verso quelli più grandi ma, questi ultimi, sovente, approfittavano della situazione finendo per aggredire gli apparentemente più deboli. Questo stato di cose aveva generato nelle generazioni precedenti veri e propri soprusi: i genitori si sentivano in dovere di picchiare i propri figli, così dicasi per i maestri di scuola che si sentivano in diritto di alzare il braccio verso l’alunno. Questo tipo di comportamento, autorizzato, ha portato molte persone a non avere rispetto, cosi che i più deboli hanno accumulato oltraggio e questo li ha logorati facendoli finire in manicomio.
Poi, come succede, perché succede sempre così – è un archetipo- la frittata si è rigirata e quei deboli rappresentati oggi dai bambini indaco si prendono la rivincita.
Ma non è questo il loro fine anche se, prima che il fenomeno si stabilizzi, si possono osservare, secondo un certo buon senso, delle vere e proprie anomalie.
La repressione ha generato comunque dei mostri, si potrebbe arrivare a dire ma, non è esattamente così. La repressione ha generato una risposta energetica che per il momento non è assolutamente in linea con quella che è la vera nuova richiesta: ci vorrà del tempo. Un comportamento destabilizzato e destabilizzante è oggi in opera ma, in questo comportamento si possono riconoscere delle priorità: i giovani sono svegli, veloci nei calcoli- si è vero forse troppo opportunisti – sanno esattamente ciò che vogliono e lo ottengono – è vero alcuni finiscono nell’alcol o nella droga ma, chi gli e l’ha procurata se non il sistema? – sono in grado di dire la loro e se gli e ne si da l’opportunità sono in grado di reggere conferenze, trovare soluzioni adeguate – è vero non sanno dove sbattere la testa ma, che tipo di sociale hanno ereditato?
Questi sono i ragazzi di oggi ma, quelli che verranno, saranno ancora diversi in modo direttamente proporzionale al tempo. Soppianteranno la vecchia razza e condurranno il mondo verso nuove prospettive, quelle prospettive che possono intuire soltanto coloro che credono nell’evoluzione e nel miglioramento.