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domenica 17 giugno 2007

Le problematiche cosmologico climatiche: terremoti inondazioni, vibrazioni sonore, scie chimiche


LE PROBLEMATICHE COSMOLOGICO CLIMATICHE
TERREMOTI INONDAZIONI VIBRAZIONI SONORE
SCIE CHIMICHE

Qualcuno sostiene che nell’era contemporanea abbiamo la possibilità di prevedere i cataclismi che si prospettino provenienti dal cielo o dalla Terra stessa. Studi recenti dimostrano che l’uomo era in grado di prevedere la caduta di meteore provenienti sia dalla direzione del Sole, quindi dall’interno del nostro sistema solare, sia dalla direzione di Nettuno, quindi dall’esterno del nostro sistema solare.
I Circoli megalitici, presenti e numerosi anche nella nostra Isola, parrebbero essere gli strumenti di rilevazione cosmica più antichi finora scoperti.


CONSIDERAZIONI SUI CORPI IN ROTTA DI COLLISIONE CON LA TERRA

E’ facile che in Sardegna, sulla scia degli studi condotti sul territorio irlandese da C. Knight e R. Lomas, i circoli megalitici - arcaici osservatori astronomici- servissero allo scopo di rivelare agli abitanti di allora ipotetici corpi celesti in rotta di collisione con il nostro pianeta.
Le argomentazioni dei due studiosi, delle quali inviterei la lettura, non lasciano dubbi allo studioso moderno privo di preconcetti su quello che dovette essere lo scenario di queste “costruzioni” e l’intelligenza e conoscenza di questi antichi popoli.
Le problematiche cosmologiche, legate sia al clima che agli eventi
catastrofici originati da diversi fattori sia endogeni che esogeni, si perdono nella notte dei tempi.
Ai tempi nostri, a partire dal dopoguerra, diversi sono stati i film che hanno trattato questi argomenti; segno tangibile che dimostra come nel nostro inconscio alberghi la sintomatica paura che questi eventi si possano sempre e comunque ripetere. Nonostante ci sentiamo dire, dagli studiosi accademici, che tutto è sotto controllo, il problema legato a questi eventi deve comunque farci riflettere. Ed infatti, non si fa che parlare di ciò.
“E’ possibile dunque che un asteroide precipiti sulla Terra?”
“Ditemi quali potrebbero essere i motivi o le prove che ci indichino il contrario.”
E’ vero che attorno agli anni ’60 e 70 si era diffusa la voce secondo cui la Terra risultava essere immune da eventi simili, nonostante e sicuramente ci fosse già qualcuno che remava contro tale assurdità, ma, a partire dalla data in cui sul Pianeta Gigante, Giove, si è inabissata parte della “cometa”, le voci, stranamente, sono cambiate e la preoccupazione è andata arricchendosi di particolarità agghiaccianti tant’è che su Internet era apparsa la notizia secondo cui un asteroide ci aveva appena sfiorato.
Molti si chiedono, come ormai succede per tutte le fenomenologie, quali siano i motivi su cui basarsi o che ci facciano capire quando un evento è alle porte, che cosa lo determini, e se si possa fare qualcosa per sventare l’eventuale minaccia. E sono proprio queste le tematiche dei film ovvero gli interrogativi che tutti, giustamente o no, si pongono.
In certi periodi storici di oscurantismo si è arrivati addirittura a pensare che sia l’uomo stesso a causare queste eventualità e ancora oggi esiste chi ce lo vuole far credere.
“Dividi et impera” recita una massima latina, “ Crea il panico ‘et impera’ ugualmente” recitano il sottoscritto ed altri sicuramente.
E’ fuori discussione l’esistenza di forze negative - generate anche dall’uomo – che determinano campi magnetici in cui si possono annidare anomalie e che queste possano contribuire al disordine, ma da qui a fare di questo la ragione ultima quindi la causa di tali eventi ce ne passa.
Chissà cosa devono aver combinato gli ipotetici abitanti di Giove per meritarsi la catastrofe che abbiamo potuto seguire in diretta dal più grande osservatorio spaziale!?
Gli studiosi che si sono occupati e che si occupano del problema sono tanti e tante le ipotesi alcune delle quali rimangono valide per un periodo per poi essere soppiantate da altre a seconda di come gira il “vento”. Ultimamente si dice che l’attività solare sia forse la causa principale per quanto riguardi il clima e che non ci siano dubbi sulla sua responsabilità.
Le conoscenza scientifiche riguardo al nostro sistema solare, a partire dalla composizione degli elementi orbitanti, fino ad arrivare alla quasi certezza che nessuno di questi corpi è abitato sembrano assodate ma, che dire del sistema solare orbitante attorno al nucleo della nostra galassia e della nostra galassia stessa come corpo orbitante? Esiste una ciclicità che ancora non conosciamo che possa determinare gli eventi spaventosi di cui ci stiamo interessando? E ancora, se così fosse, se cause più esterne di quelle finora studiate fossero alla base di tali ciclicità, saremo in grado di configurarcele?
Se così fosse, se le cause si mostrassero così esogene- obbietterebbe qualcuno- la nostra stella principale ossia il Sole sarebbe la prima a contaminarsi e quindi a fornirci i campanelli d’allarme necessari per individuare i problemi. Niente di più vero, ci mancherebbe altro, è addirittura elementare, ma per quanto riguarda il nostro corpo umano, quando dobbiamo risalire ad una malattia non ci fermiamo certo alle temperature fornite dall’oggetto di misurazione, il termometro, bensì andiamo ben oltre per stabilire la causa anche se il termometro in base ai rilevamenti può dirci la sua.
Oggi per quanto riguarda le calamità che possono affliggere il nostro corpo si è andati ben oltre la medicina tradizionale e si è arrivati a comprendere che molte di esse sono di origine psicosomatica. Alcuni studiosi di frontiera ci dicono addirittura che possiamo auto guarire perché ci siamo auto ammalati e a ben vedere senza scomodare molti dei moderni “Sciamani” basterebbe osservare alcuni animali quando si ammalano nell’atto di cibarsi di piante che gli riportano ad uno stato di salute ottimale. Anche il nostro pianeta è in grado di auto guarire nonostante le malattie a volte siano di enorme intensità.
Benissimo, quanto abbiamo finora scritto può essere considerato anche “aria fritta” -queste cose si conoscono potrebbe aggiungere qualcuno – non ci resta quindi che dire la nostra augurandoci che sia di una qualche utilità.
La chirurgia è una delle pochissime ed autoritarie branche della medicina e per questo insostituibile. Già fin dai tempi più antichi, grazie ai reperti ritrovati, veniva praticata.
Le ossa rotte, le lesioni interne, gli organi magari trascurati e quasi inutilizzabili, possono essere operati o recisi senza per questo porre fine alla vita di una persona.
Tuttavia alcuni incidenti possono menomare per sempre un uomo e dargli la morte.
Io penso che tutto questo valga anche per il nostro pianeta e quindi per i suoi abitanti.
Le probabilità che un asteroide precipiti sulla terra potrebbero essere le stesse che ad una persona gli cada un vaso in testa. In tutti e due i casi potrebbe non esserci nulla da fare e per quanto qualcuno arrivi a dire che nulla viene a caso vorrà dire che nemmeno per la Terra sarà un caso se un corpo rotondo sette stadi si troverà in rotta di collisione con essa. In poche parole se nel caso del vaso in testa ce la siamo cercata, lo stesso varrà per la Terra nel caso dell’asteroide.
Ma è doverosa una considerazione: ammettiamo che la persona alla quale è caduto un vaso in testa avesse avuto i pidocchi, anche questi se la sarebbero cercata? No perché se i pidocchi non centrano niente nemmeno noi centriamo niente con l’asteroide. Ognuno ha le sue responsabilità. I pidocchi non hanno inquinato la testa del malcapitato generando le ire funeste delle spirito che ha fatto cadere il vaso affinché “quella persona” si rompesse la testa cosicché i pidocchi avessero la loro punizione. Allo stesso modo dobbiamo pensare di noi come umani, inquinanti e destabilizzanti per il nostro pianeta che ci ospita. Tutto questo anche dopo essere diventati ormai consapevoli che Gaia, la Terra, è “Il pianeta vivente”.
Questo è quello che mi sento di dire.
Torniamo per cui alle domande che tutti si pongono per vedere se possiamo trovare ancora qualche alternativa:
A) Qual è il motivo sul quale basarsi o per comprendere se un meteorite è in rotta di collisione con la terra? B) Cosa determina questa eventualità, e infine C) come sventare l’eventuale minaccia.
Alla prima domanda rispondiamo: con l’utilizzo dei più avanzati telescopi posizionati in miriadi di luoghi sulla Terra e da Hubble il telescopio spaziale.
E’ sufficiente davvero questa strumentazione ai fini della domanda che ci siamo posti?
Potrebbe essere sufficiente come parte integrante di un intero progetto ma non da sola prova ne sia il fatto che eventuali asteroidi che si presentino da dietro la postazione del Sole non ci darebbero il tempo sufficiente a prendere eventuali provvedimenti.
Gli studi di Knight e Lomas ci parlano, come ho già detto, dei circoli megalitici come osservatori astronomici, ma vi è di più: alcuni “portali e finestre”, nomenclatura usata dai due studiosi per definire gli spazi del circolo tra una colonna e l’altra, venivano utilizzati solo ed esclusivamente per interpretare eventuali meteore che si presentavano o dall’esterno, ossia dalla postazione di Urano e Nettuno, o dall’interno, ossia dalla postazione del Sole.
Alla seconda domanda che ci chiede che cosa determini questa eventualità abbiamo già risposto abbondantemente ed anche ironicamente.
Come sventare questa minaccia?
Non sappiamo ancora esattamente quali fossero le strategie usate dagli antichi per difendersi da questo cataclisma – si fa strada l’ipotesi di frontiera secondo cui essendo probabile che la civiltà precedente la nostra (Atlantide?) fosse in qualche modo tecnologicamente avanzata doveva aver tramandato a coloro che li soppiantarono “armi” di difesa altrettanto avanzati e quindi efficienti - fatto sta che comunque una cosa la sappiamo: al tempo dei circoli megalitici gli uomini erano a conoscenza di quella variabile, cioè la possibilità che un corpo si presentasse proveniente dal Sole o dallo spazio aperto; e questo non è poco se si pensa che in un mondo tecnologicamente avanzato come lo è oggi il nostro ancora non abbiamo le idee chiare in proposito.

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